DVB-T e DVB-T 2: qual è la differenza?
Secondo lo standard DVB-T del 1997, DVB-T2 offre alcune innovazioni. Spiegheremo le differenze.
Fatti DVB-T
- "DVB-T" sta per "Digital Video Broadcast Terrestrial", ovvero "terrestre, trasmissione video digitale".
- DVB è uno standard di ETSI, l'Istituto europeo per gli standard di telecomunicazione.
- DVB-T consente la ricezione statica o mobile di dati video, in particolare programmi televisivi, tramite un'antenna ad asta.
- La capacità di trasmissione è compresa tra 4 e 22 Mbit / s.
- Un elenco di stazioni DVBT è disponibile qui.
- Spieghiamo le differenze tra DVB-T e DVB-C o DVB-S in consigli pratici speciali.
Innovazioni nel DVB-T2 rispetto al DVB-T
- È possibile visualizzare e scaricare la norma DVB-T2 ETSI EN 302 755 V1.3.1 per intero sul sito Web DVB.
- DVB-T2 aumenta la capacità di trasmissione rispetto al primo DVB-T di circa il 70 percento.
- DVB-T2 ora consente la trasmissione di contenuti HD ad una velocità fino a circa 200 km / h. È possibile anche la ricezione in auto e in treno.
- La flessibilità della qualità dell'immagine e del suono o della codifica è aumentata anche in DVB-T2, ad esempio l'integrazione di IPv4 e MPEG.
- DVB-T non è compatibile verso l'alto con il nuovo DVB-T2. Questo significa: le antenne DVB-T1 non sono in grado di ricevere segnali DVB-T2.
- Al contrario, è possibile che anche le antenne DVB-T2 ricevano segnali DVB-T1.
- L'ARD prevede di passare al DVB-T2 entro il 2017 e di trasmettere a livello nazionale dal 2020. È probabile che altre emittenti pubbliche e private seguiranno l'esempio, tuttavia, ad esempio, il gruppo RTL si è già ritirato dal DVB-T1 e probabilmente non trasmetterà neanche via DVB-T2.
- Il DVB-T2 è ancora oggetto di lavoro di ricerca e sviluppo: ad esempio, il progetto ROMEO vuole distribuire contenuti 3D tramite DVB-T2. Il software FRANSY si impegna per una pianificazione della frequenza ottimale per DVB-T e altre stazioni radio.
In ulteriori consigli pratici spiegheremo come migliorare la ricezione DVB-T e come costruire la propria antenna.